Ekodanza
Festival All’improvviso

Festival All’improvviso

“Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie. Si è speso poco tempo e denaro per mantenerle vive e in salute. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una grande opera di rammendo e ci vogliono delle idee…. I centri storici ce li hanno consegnati i nostri antenati, la nostra generazione ha fatto un po’ di disastri, ma i giovani sono quelli che devono salvare le periferie. Spesso alla parola «periferia» si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Diventeranno o no pezzi di città? Diventeranno o no urbane, nel senso anche di civili? Qualche idea io l’ho e i giovani ne avranno sicuramente più di me. Bisogna però che non si rassegnino alla mediocrità. Il nostro è un Paese di talenti straordinari, i giovani sono bravi e, se non lo sono, lo diventano per una semplice ragione: siamo tutti nani sulle spalle di un gigante. Il gigante è la nostra cultura umanistica, la nostra capacità di inventare, di cogliere i chiaroscuri, di affrontare i problemi in maniera laterale.” – Renzo Piano

Il Festival All’Improvviso si apre sul panorama culturale estivo bolognese per mettere in evidenza il valore dell’arte contemporanea in dialogo con le periferie urbane e i suoi abitanti. Un processo di reciproca conoscenza, consegnato al tempo futuro e alla capacità di assorbimento e di comunicazione che si riuscirà ad innescare; abitare i luoghi richiede lo stesso tempo e la stessa cura dell’abitare il proprio corpo, aspetto che per i danzatori è estremamente chiaro e praticato. Per questo motivo verrà utilizzato in modo predominante il linguaggio del corpo, relazionandolo con quello della musica e della parola come generatori di pensieri.

Il tema conduttore di questa prima edizione del festival è l’improvvisazione, metodologia artistica, pedagogica e formativa che mette in primo piano la percezione del presente, dell’imprevisto, del rischio e soprattutto del dialogo.

Il festival prevede diverse sezioni: le improvvisazioni (eventi d’arte in creazione istantanea di breve durata – 30 min. – che prevedono un/una danzatore/danzatrice, un/una musicista e un luogo), le performance (hanno una struttura più complessa, una durata di 50 min. e rivelano una condivisa modalità di comunicazione ed interazione con il pubblico) e una sezione formativa che si snoda tra master class, laboratori gratuiti e progetti speciali. Tutte le performance sono gratuite senza bisogno di prenotazione. Non sono presenti allestimenti invasivi, per lasciare aperto il dialogo tra artistə, il luogo e gli/le spettatori/spettatrici (non ci sono sedie, ma solo cuscini). I luoghi di spettacolo sono all’aperto e facilmente raggiungibili da tutti.

Il Festival fa parte di Bologna Estate 2018, il cartellone di attività promosso e coordinato del Comune di Bologna, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e la importante collaborazione del Quartiere Savena.

PROGRAMMA

Improvvisazione 1

Danza: Martina Delprete, Parole: Gloria Fenzi

Improvvisazione 2

Danza: Laura Chieffo, Musica: Dimitri Sillato

a seguire Parole… soltanto parole? di Gloria Fenzi

Cartoline dal corpo

Creazione e danza Rosita Mariani

Una danzatrice, un pubblico, carta e penna: insieme catturano percezioni, sensazioni, immagini, associazioni. Le danze si creano al momento, definite nella durata da un timer da cucina: gli spettatori, all’interno delle regole proposte dal gioco, diventano gradualmente autori, orientando le scelte del- la danzatrice attraverso le loro parole scritte o dette.

Improvvisazione 3

Danza Roberta Zerbini, Voce Gaia Mattiuzzi

a seguire Parole… soltanto parole? di Gloria Fenzi

Savena Maze

Performance sonora da passeggio di Novissimo Bestiario.

Un’audio guida trasmessa in streaming accompagnerà il pubblico alla scoperta dei segreti di un misterioso giardino senza nome, guidandoli alla scoperta degli esseri fantastici in esso celati. Si tratta del un primo test del progetto sulle performance condominiali di Novissimo Bestiario. Lo streaming sarà ascoltato tramite gli smartphone del pubblico, per chi non ne avesse saranno messi a disposizione switch per collegare più cuffie allo stesso dispositivo. Si prega pertanto di portare le proprie cuffie e i cellulari ben carichi.

Da Mopa

con Juan Luis Matilla Terrones

“Da Mopa” è un progetto prevalentemente musicale che affronta il dilemma della rappresentazione, divenendo un concerto danzato. Questa proposta è la conseguenza naturale del passaggio della Sad Dance Therapy attraverso scenari come Monkey Week o Megatron, spazi in cui il contesto è abbastanza lontano dal teatro, dal linoleum e dalla danza. Ritmi elettronici e latini e vermi musicali, tra commedia, imitazione e il ballo, servono come supporto per sviluppare i temi delle canzoni, che vanno dalla chiamata alla preghiera, al meta-pensiero critico contemporaneo, mettendo in evidenza le contraddizioni dei nostri bisogni, ereditati o acquisiti.

Improvvisazione 4

Danza: Pablo Tapia Leyton

a seguire Parole… soltanto parole? di Gloria Fenzi

Preferisco il presente di Ekodanza & friends

Concept: Roberta Zerbini

Danzano e creano all’istante: Laura Chieffo, Martina Delprete, Erika Rava, Pablo Tapia Leyton e Roberta Zerbini

Musica: Alessandro Altarocca, Gaia Mattiuzzi, Achille Succi, Alberto Capelli, Dimitri Sillato

Una performance dove danza, musica e luogo interagiscono creando suggestioni e stimoli creativi reciproci. Task e regole improvvisative condurranno il gioco performativo esaltando le diversità dei/delle 10 artistə presenti sulla scena. L’atmosfera della Villa Mazzacorati e l’ora grigia del giorno faranno il resto.

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Restituzione pubblica del laboratorio di movimento poetico e musica per cittadinə

A seguire All’improvviso Party!

L’arte contemporanea e le periferie urbane: proposte, strategie e metodi di analisi dei risultati – convegno