Ekodanza
Con-visioni a nudo

Con-visioni a nudo

Uno spazio, tre performer, un tramonto, un divenire e un paesaggio che accoglie e nutre l’immaginario. Uno spettacolo che nasce da una duplice riflessione tra natura e cultura, tra contemplazione e azione, tra interno ed esterno: un binarismo che muta e disegna paesaggi in 45 minuti di danza.

Lo sguardo: la necessità di una riaffermazione partendo dalla sua responsabilità. Considerata la saturazione dell’epoca dell’immagine, l’invito è a portare attenzione a ciò che è fuori dal focus principale, senza misurare e giudicare, guardando ogni cosa come fosse un paesaggio.

Una coreografia minuziosa che si mostra lentamente in modo quasi ipnotico, attraendo all’interno dello spazio scenico il focus delle/dei performer e dellə spettatore/spettatrice, per poi sciogliere lentamente la tensione ora in un dialogo, ora in un unisono, ora attraversando momenti di con-divisione collettivi.

Un tempo sospeso, un farsi discorso poetico, un lento germogliare di corpi e gesti periferici e simbolici, una connessione senza contatto, un dialogo silente e naturale.

Le/I performer sono impegnatə a tessere una partitura precisa lasciandosi attraversare dal presente e agendo così suture, tagli e ripetizioni subordinati all’ascolto e al sostegno dell’altro. Nasce una performance viva al suo interno, sospesa in un tempo non lineare, accompagnata da sonorità elettroniche che contribuisco alla nascita di nuovi paesaggi corporei all’interno di uno spazio vuoto.

A metà dell’opera, un’inversione nella direzione del gesto, dello sguardo, dell’attenzione: non più una relazione esclusiva e centripeta tra i performer, ma un’apertura verso l’esterno permettendo allo sguardo dello spettatore di allungarsi su percorsi più ampi e liberi.

Con-Visioni a nudo vuole abitare ed osservare la relazione per ciò che è: affidarsi e abbandonarsi nello sguardo dell’altro, proporre paesaggi, sostenere l’immaginazione e creare un luogo vivo dove riflettere sulla presunta innocenza dello sguardo.

 

Per il festival “Racconti di altre danze 2022 – Bando Visioni Intime 04” è stata presentata una rielaborazione in forma di assolo.

La creazione mantiene il concept del lavoro precedente e ne vuole esaltare lo studio dello spazio e del tempo. Se la piece nasceva per uno spazio aperto naturale e diurno, questa versione occupa spazi interni con illuminazione artificiale e utilizza una proiezione frontale. La presenza della proiezione ha lo scopo di portare nel lavoro in concetto di “doppio” che nella versione in trio era rappresentato dal pavimento a specchio.

Un lavoro sulla percezione della/del performer e dellə spettatore/spettatrice cui consegniamo uno spazio aperto e libero per stimolare riflessioni sul processo individuale e politico della visione.

Con-Visioni a nudo vuole abitare ed osservare la relazione per ciò che è: affidarsi e abbandonarsi nello sguardo dell’altro. Vuole proporre paesaggi, sostenere l’immaginazione e creare un luogo vivo dove riflettere sulla NON innocenza dello sguardo.

 

Titolo della creazione: Con Visioni a Nudo

Crediti: Produzione Comune di Bologna 2020 / Ass. cult. Ekodanza

Ideazione, Coreografia: Roberta Zerbini

Interpreti: Martina Delprete, Lucrezia Roselli e Emma Moruzzi (sostituita da Silvia Brazzale)

Musiche: Zauberberg (Jaeger, Mathieu, Rebelais)

Durata: 30 minuti

Sinossi: curriculum Ekodanza